Temi impegnativi e più che mai attuali quelli affrontati nella seconda giornata di presentazioni ad “Ormeggi – Festival Letterario di Lamezia Terme”, in corso di svolgimento al Chiostro Caffè Letterario fino a domani, domenica 26 maggio.
Il programma odierno della manifestazione, organizzata da Open Space, è stato aperto dalla presentazione del libro “Fino a qui tutto bene. Un viaggio difficile ma straordinario” (Sperling&Kupfer-2020) scritto dall’attrice e regista Sabrina Paravicini.
Una storia autobiografica nella quale l’autrice descrive la sua esperienza con la malattia, un tumore al seno che l’ha portata ad affrontare la chemioterapia e la perdita di capelli, ciglia e sopracciglia, oltre che di ben 10 chili in poco più di un mese. Quella di Sabrina Paravicini è una storia di riscatto e di amore raccontata al pubblico di Ormeggi col sorriso e con estrema delicatezza. Il suo dialogare con la moderatrice Annalisa Spinelli, neo-assessore comunale alla cultura nonché dirigente del Centro Screening Oncologici Asp di Catanzaro, è stato intervallato dalle letture di alcuni brani del libro affidate ad Emanuela Stella accompagnata al pianoforte dal Maestro Francesco Sinopoli.
Un racconto in cui l’autrice descrive tutto quello che ha affrontato in un anno e mezzo di terapie, senza nascondere mai il dolore ma lasciando sempre aperta la porta della speranza.
Seconda presentazione di giornata quella del libro “Troppo Neri” (Feltrinelli-2023) di Saverio Tommasi, giornalista di Fanpage.it, presidente ed ideatore dell’associazione di volontariato Sheep Italia. L’autore ne ha parlato con Paolo Giura e Maria Federica Ruberto.
Il libro racconta storie di migranti e migrazioni, storie drammatiche ma anche piena di vita e di speranza, insieme agli scatti del fotogiornalista Francesco Malavota. Foto intense, scattate in anni di lavoro in giro per il mondo, che accompagnano le narrazioni di uomini e donne, anziani e bambini costretti a lasciare la propria terra e a cercare speranza e vita altrove. Ma anche le storie di tutti quei ragazzi e ragazze, arrivati in Italia da piccolissimi o magari nati proprio nel nostro Paese. Giovani senza cittadinanza, senza passato, troppo neri per essere considerati italiani, ma anche troppo italiani per essere considerati nigeriani, etiopi o afghani.
A salire sul palco di “Ormeggi” è stata quindi Valentina Dallari che, dialogando con Rita Giura e la psicologa e psicoterapeuta Roberta Vezio, ha presentato il suo libro “Uroboro. Viaggio eterno nelle crepe dell’anima” (Piemme-2022).
Ex tronista di “Uomini e donne” Valentina nel 2018 ha confessato di avere iniziato le cure per combattere l’anoressia, supportata dalla famiglia e dal fidanzato. E il libro parla in maniera introspettiva proprio della sua malattia, affrontando solitudine, senso di inadeguatezza, autolesionismo, rapporto contrastato con il piacere, amore, bellezza e giudizio degli altri. In “Uroboro” l’autrice coglie nel profondo un’intima e ineliminabile fragilità che può trasformarsi in forza consapevole.
Chiusura di giornata dedicata ancora alla musica, con il concerto dei “Muse’s Voices & Friends” che, con due chitarre live e 6 voci, hanno omaggiato la musica italiana d’autore interpretato brani di Francesco De Gregori, Zucchero, Fabrizio De Andrè, Vasco Rossi, Diodato e Pino Daniele.
Domani, domenica 26 maggio, ultimo giorno di presentazioni. Questo il programma:
- Ore 17.45 Chiara Ingrosso – “La regola di Nora”
- Ore 19.15 Marzia Sicignano – “Dove si nascondono le lacrime”
- Ore 20.45 Ludovico Tersigni – “Ci vediamo oltre l’orizzonte”